Se ti sei soffermato su questo articolo, quasi sicuramente hai sperimentato, o stai vivendo proprio ora, questa situazione senza trovare una soluzione definitiva.
Non ti preoccupare, non sei l’unico, anzi, almeno sei consapevole di avere un problema che stai cercando di risolvere.
L’avanzamento a strappi è un problema che chi ha un convogliatore a catena biplanare, almeno una volta nella sua vita lavorativa ha sperimentato.
Mi è capitato spesso di incontrare alcuni nuovi clienti che hanno chiesto di ricevere un’analisi completa di check-up del convogliatore e alla domanda di parlarmi della loro quotidianità lavorativa mi descrivevano questi episodi come una consuetudine.
Questo non perché loro non ci tenessero a lavorare in condizioni ottimali o perché non volessero spendere, ma semplicemente perché NESSUNO GLIELO AVEVA DETTO.
Erano stati abbandonati a loro stessi dal venditore dell’impianto e quindi nel corso del tempo si sono arrangiati come meglio potevano.
Chi richiede di lavorare secondo il metodo CYNETICA ASSISTENZA sa da subito che l’analisi non riguarda solo lo stato fisico del convogliatore, ma soprattutto punta a portare alla luce quei modi di lavorare e quelle abitudini che sono considerate come normali, ma che in realtà normali non sono.
L’avanzamento a strappi, pur essendo uno dei problemi più comuni negli impianti di verniciatura, ha molti aspetti negativi dei quali alcuni sono consapevoli e altri meno.
Tra i più comuni:
SCONTRI TRA I PEZZI APPESI IN CATENA
SCARTO DEI PEZZI PERCHÉ NON CONFORMI
ROTTURA DEI COMPONENTI
AUMENTO DEI FERMI MACCHINA
SLITTAMENTO DELLE CONSEGNE
TENSIONI CON I CLIENTI
NERVOSISMO IN AZIENDA
Le conseguenze più gravi che molto spesso sono non sono consce sono principalmente due:
PERDITA DELLA TUA SERENITÀ
PERDITA DEL MARGINE PARE AD UN 20% DEL FATTURATO
Non sempre chi lavora in un’azienda ha presente le ragioni di fondo per le quali il titolare fa delle scelte.
Ben chiari però sono lo stress e l’ansia che l’avanzamento a strappi provoca a tutti i reparti dell’azienda.
D’altra parte il convogliatore è il cuore della tua azienda: se funziona male cosa succede? Tutto rallenta o si ferma diventando una spada di Damocle a tiro sulla tua testa pronta per essere sganciata se non si risolve in modo rapido il problema.
E’ un cane che si morde la coda: alla logistica si sollecita il termine della produzione per rispettare la data di consegna promessa al cliente e se non si riesce entra in gioco il commerciale che si lamenta con la tipica frase:
MA NON SAI CHE FATICA SI FA
A TROVARE I CLIENTI IN QUESTI TEMPI?
IO LI TROVO E VOI COSA FATE?
BUTTATE TUTTO ALLE ORTICHE
La scintilla che fa esplodere il finimondo.
Allora cosa fai quando l’impianto avanza a strappi?
Le classiche azioni che ho visto fare più volte sono:
Far sparire tutti i pezzi che sono caduti il più presto possibile
Cercare di capire se qualcuno ha toccato qualcosa senza dirtelo
Provare a fermare e far ripartire il convogliatore
Provare a scaricare un po’ l’impianto perché pensi di aver caricato troppo
Chiamare il tuo vicino carpentiere per vedere se ti risolve il problema
Pregare tutti i Santi che facciano il miracolo
Credo che queste situazioni le abbiamo vissute un po’ tutti.
Io per prima lo faccio quando qualcosa non funziona come dovrebbe: ci provo da sola fino a quando mi devo arrendere e, o cerco risposte su internet, o chiamo qualcuno che ne sa più di me.
D’altronde non sono una tuttologa.
Ad ognuno il suo ambito di conoscenza, come è giusto che sia.
In questo articolo oggi ti voglio accompagnare in un viaggio interessante alla scoperta delle fonti che generano l’avanzamento a strappi, che se sei direttamente coinvolto nella produzione, può darti sicuramente qualche strumento molto utile.
PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE.
TUTTO HA INIZIO CON
UNA SEMPLICE SCOSSA NELL’AVANZAMENTO
L’anomalia nel normale andamento del convogliatore è solo il risultato finale di una serie di situazioni che non sono sotto controllo.
Quali sono le verifiche di base che influiscono direttamente sul funzionamento della catenaria?
Qui di seguito ti elenco i punti principali che magari non hai mai pensato prima potessero essere così importanti:
Lubrificazione assente
Lubrificante non adatto
Catena sporca
Catena usurata
Maglie e cuscinetti danneggiati
Tensionamento della catena sbilanciato
Carico sbilanciato
Carico oltre i limiti di portata dell’impianto
Vediamo molto velocemente partendo dal primo punto.
LUBRIFICAZIONE ASSENTE: è il punto che viene sempre analizzato e incolpato per primo.
Le cause sono molteplici, tra le quali:
Non è stato previsto un impianto lubrificatore.
La lubrificazione doveva essere fatta a mano e non è mai stata fatta.
Non è stato previsto un quadro elettrico che gestisca la lubrificazione.
Non è stato previsto un temporizzatore nel quadro elettrico per la gestione del lubrificatore.
Non si sanno i time lapse di lubrificazione specifici per le proprie lavorazioni
Non viene eseguita la lubrificazione perché “sporca i pezzi”
La lubrificazione è troppo copiosa.
LUBRIFICANTE NON ADATTO: questo punto non è affatto banale. Un lubrificante non adatto alla catenaria o al tipo di lavorazioni che effettui può causare problematiche nell’avanzamento della catena.
In modo molto semplice e pratico: se il lubrificante che stai usando provoca formazione di morchie o residui, generalmente non è adatto alle lavorazioni che stai eseguendo.
CATENA SPORCA: succede quando la catenaria è in produzione da anni senza mai aver ricevuto manutenzione.
Il rimedio in questo caso è semplice: si risolve con una pulizia di tutta la catenaria che ne lasci inalterate le caratteristiche tecniche e rispetti le condizioni di utilizzo.
CATENA USURATA: succede quando la catenaria è in produzione da anni senza mai aver ricevuto manutenzione.
La decisione di cambiare o meno tutta la catenaria deve essere necessariamente essere contestualizzata nella tua realtà lavorativa. Non può essere valutata senza tenere in considerazione: le tue modalità di lavorazione, le caratteristiche tecniche del tuo impianto e le tue aspettative.
MAGLIE E CUSCINETTI DANNEGGIATI: Secondo le statistiche sulle cause dell’avanzamento a scatti, questo punto non è tra i primi posti.
Tuttavia non è impossibile che alcune maglie e cuscinetti danneggiati da un fermo improvviso creino problematiche nella linearità della movimentazione.
TENSIONAMENTO DELLA CATENA: Parlando di avanzamento a strappi solitamente si controlla subito lo stato di lubrificazione della catena. Da molti la tensione della catena viene considerato solo tra gli ultimi controlli da eseguire, quando invece è tra le prime cose he dovrebbero essere verificate.
CARICO OLTRE I LIMITI DI PORTATA DELL’IMPIANTO: Questo punto è la prima causa che chi ha un impianto di movimentazione automatizzato prende in considerazione.
La prima cosa che viene fatto è scaricare la catenaria per vedere se riparte.
Poi ci chiamano.
Non sempre è il motivo di avanzamento a strappi, ma è la causa principale delle rotture e delle usure precoci dei componenti del convogliatore.
CARICO SBILANCIATO: Il carico non uniformemente distribuito è una delle cause principali del problema che stai cercando di risolvere.
Questa condizione genera delle oscillazioni negli SFORZI DI TRAINO che come conseguenza provocano il tanto temuto avanzamento a strappi.
E’ molto importante bilanciare il carico su tutta la linea, tenendo in considerazione dei tratti carichi, dei tratti scarichi e dei dislivelli, in modo che le condizioni d’uso rispettino tutte i limiti di sicurezza sull’intero percorso.
Pochi sanno che in fase d’ordine degli utensili si può richiedere che questi limiti tecnici, così importanti, siano verificati secondo le modalità in cui lavorate.
Per questo motivo è INDISPENSABILE fare un’analisi attenta e ponderata delle condizioni di produzione, e di come sono cambiate nel tempo, da quando avete fatto il passo di investire in un convogliatore ad oggi, e anche di come cambieranno nel corso del tempo.
Molti diranno che sono procedure inutili e troppo scrupolose.
Va bene.
Valuta sempre considerando ciò che è meglio per la tua azienda e quali risultati futuri vuoi ottenere.
Ora ti chiedo
COSA CAMBIEREBBE NELLA TUA AZIENDA
SE ELIMINASSI PER SEMPRE
I PROBLEMI DI AVANZAMENTO A STRAPPI?
… E COSA ACCADE INVECE
SE CONTINI A LOTTARE CON L’AVANZAMENTO A STRAPPI
ADOTTANDO RIMEDI TEMPORANEI E NON DEFINITIVI?
La decisione è tua: TU COSA SCEGLI?
Ricorda che
O si cambia o tutto si ripete
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